La filiera della carta e della grafica è un segmento portante del Made in Italy, con oltre 16mila aziende, più di 160mila addetti, 27,2 miliardi di euro di fatturato nel 2023, pari all’1,3% del Pil nazionale, con un saldo della bilancia commerciale positivo per 3,7 miliardi di euro. Sono i numeri elencati dal presidente Michele Bianchi in apertura, venerdì 21 giugno, dell’assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica.
Palazzo Rospigliosi, a Roma, a pochi metri dal Palazzo del Quirinale, ha ospitato l’evento, all’indomani dell’assemblea di Assocarta e preceduta nella medesima giornata, sempre nella Capitale, dalle private di Assografici e Acimga.

Completa la copertura dei lavori da parte dei mezzi d’informazione, a partire dalla trasmissione in diretta su Ricicla.Tv, (hanno seguito da remoto da 4112 spettatori con permanenza media di 48 minuti), con i resoconti, nella stessa giornata, delle agenzie Radiocor, Ansa, AdnKronos e La Presse; quindi i quotidiani nazionali tra i quali spiccano il Sole24Ore, il Corriere della Sera e il Messaggero, numerose edizioni locali, e praticamente praticamente l’intero panorama della stampa specializzata. A questo link il comunicato diffuso dall’Ufficio stampa: https://federazionecartagrafica.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/06/CS_21_6_24_FCG.pdf

La registrazione dell’Assemblea pubblica è visibile online al link https://ricicla.tv/video/74971?a=1.

da sinistra: Michele Bianchi, Edo Ronchi, Lara Ponti, Valentino Valentini

Gli altri dati presentati da Bianchi all’assemblea: il 2023 annota un meno davanti al fatturato, in calo del 13,4 per cento, causato dal doppio rimbalzo dei prezzi in ribasso in funzione della ridotta inflazione che aveva gonfiato il dato precedente e di un assestamento di quote per alcune categorie di prodotto. Il Centro studi della Federazione segnala comunque per il primo trimestre 2024 dati in progresso rispetto al trimestre precedente per il cartario e per le macchine, mentre restano stabili, tuttora in moderato contenimento, le tendenze per il settore grafico e cartotecnico trasformatore.

L’industria cartaria italiana è seconda in Europa dopo la Germania, con il 10,2% dei volumi complessivi, Nelle macchine per la stampa rotocalco, flessografiche per la cartotecnica e converting è leader mondiale; l’industria grafica è seconda in Europa dopo la Germania con una quota del 14,8, seconda anche per numero di imprese e di addetti; l’industria cartotecnica seconda dopo la Germania, con una quota del 16,9%, prima per imprese e seconda per addetti. Questo il posizionamento dei diversi comparti messo in evidenza dal presidente Bianchi, che ha avvertito delle difficoltà da superare per consolidare questi traguardi, tenendo conto dei molteplici fattori di criticità, primo fra tutti il prezzo dell’energia, disallineato a livello europeo (gli altri Paesi, fra cui i diretti concorrenti dell’Italia, possono contare su dinamiche produttive e sostegni migliori dei nostri) e ha auspicato una rapida messa in atto di Transizione 5.0 per far ripartire gli investimenti.

Il tema degli investimenti è stato ripreso da Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli obiettivi Esg, che ha messo l’accento – nel successivo dibattito con Edo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, moderato dalla direttrice di Ricicla Tv Monica D’Ambrosio – l’urgenza di definire politiche industriali di più lungo periodo, in Italia e in Europa. In più momenti dell’assemblea è stato citato, come modello di collaborazione riuscita fra imprese e politica e con la soddisfazione che consegue all’aver difeso il primato italiano in economia circolare, la definizione del Regolamento PPWR che nella formulazione finale ha riconosciuto i pregi e la praticabilità del riciclo, modificando l’iniziale e ideologica impostazione sbilanciata sul riuso degli imballaggi. Ha vinto la linea del dialogo, praticata con gioco di squadra dall’Italia, non cedendo alla tentazione di un’opposizione netta alla iniziale proposta della Commissione. Una scelta tattica che, per quanto industrialmente logica, sarebbe stata antistorica per un Paese che vuol migliorare l’economia circolare. Ha detto Ronchi: “Ha vinto la nostra capacità di trovare le interlocuzioni giuste e suggerire le corrette interpretazioni”.
Come evidenziato dal presidente Bianchi, la filiera della carta e grafica è leader in Europa nell’economia circolare: in Italia il 70% delle fibre utilizzate è carta da riciclo, il tasso di raccolta ha raggiunto il 75%, mentre negli imballaggi il riciclo ha oltrepassato l’85 per cento e, in quest’ultimo ambito, l’Italia ha già conseguito l’obiettivo europeo 2030.

Il viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini ha mostrato apprezzamento per la costruzione di una Federazione Carta e Grafica che racchiude la filiera completa: “Porsi tutti insieme come interlocutori, non in maniera frazionata, è la soluzione più appropriata ed efficace, il recente episodio del PPWR lo ha dimostrato”. L’importanza della carta, la delicatezza delle scelte in materia di energia per i settori hard-to-abate, l’esigenza di una transizione davvero sostenibile, il richiamo alle responsabilità come parte (e non controparte) dell’Europa, sono alcuni dei temi affrontati nell’intervento che ha concluso i lavori dell’Assemblea 2024 della Federazione. ”Ora dobbiamo implementare strumenti adeguati in Europa per coniugare il rispetto dei parametri green e la sostenibilità economico-sociale, servono investimenti pubblici e privati, saremo al vostro fianco”, ha detto il vice ministro, richiamando il messaggio all’assise in cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’impegno della “diplomazia della crescita per portare più Italia nel mondo”.

Nel corso dell’Assemblea privata, che ha preceduto la pubblica, si sono tenute le elezioni per gli organi amministrativi: entrano a far parte del Consiglio generale della Federazione Carta e Grafica, con mandato 2024-28, in rappresentanza dei soci produttori Enrico Fenotti e Lorenzo Poli, per i trasformatori Emilio Albertini e Andrea D’Amato, per i produttori di tecnologia Marco Calcagni. L’Assemblea ha eletto anche i revisori contabili, Giuseppe Dell’Aquila, come presidente, Giuliana Merli e Daniele Scalera, e i probiviri Ugo Barzanò, Elisabetta Boriani, Mario Bolzonella, Flavio D’Andria, Piero Lironi e Gianluca Panseri.