La Federazione Carta e Grafica non appena è stata resa nota, ieri 30 novembre, la bozza del nuovo regolamento UE su packaging e rifiuti da imballaggi, ha ribadito la sua posizione diffondendo una nota ai media: “la Commissione ha adottato un’impostazione aprioristica e non fondata su dati ambientali. Vanifica politiche ambientali e industriali in corso da decenni e che sono alla base anche del PNRR italiano“. (qui la nota completa)
Il Sole24Ore di oggi la definisce “la grande stretta dell’Europa sugli imballaggi“, che mette a rischio le imprese. Per Confindustria il nuovo regolamento è una proposta insostenibile, anche se il vicepresidente della Commissione europea Timmermans si è rivolto ai media, parlando in italiano, per dire che “riuso e riciclo non sono in competizione”.

Il nuovo regolamento UE che va di fatto a penalizzare l’intera filiera del riciclo, di cui l’Italia è prima in Europa per risultati, continua a essere calamita di critiche.

Ieri Fibre Packaging Europe, che associa i produttori e i trasformatori di carta e cartone, ha diffuso un comunicato (leggibile qui) in cui insiste sulla necessità che l’Unione Europea basi le sue scelte sull’evidenza scientifica. Posizione che fa eco a quella di Europen, che riunisce le imprese della filiera Ue degli imballaggi, ribadisce che senza una valutazione basata su dati concreti dei compromessi ambientali delle misure proposte, il nuovo regolamento rischia addirittura di andare contro gli obiettivi del Green Deal.